venerdì 28 marzo 2008

Free Tibet

Anche se la campagna elettorale incombe e assorbe la nostra attenzione, non possiamo tacere sul genocidio culturale in atto nel Tibet e non esprimere la nostra solidarietà al popolo tibetano.

Per quanto la notizia dei morti in Tibet si aggiunga alle centinaia di morti in altre parti calde del mondo (Iraq, Afhghanistan, ecc.), la drammaticità della situazione tibetana, dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che le politiche di potenza seguono sempre gli stessi sentieri: occupazione, repressione, cancellazione di ogni traccia della cultura e di ogni minimo dissenso.

Come è sempre accaduto nella storia, anche in questo caso, la RealPolitik sconsiglia o impedisce agli stati democratici di prendere una netta posizione contro la superpotenza cinese: qualche vago appello al dialogo, qualche pressione diplomatica, una velata minaccia di non partecipare alla cerimonia di apertura alle olimpiadi e niente più. Ancora una volta, l'Europa produce solo la propria afasia...

La repressione dei tibetani da parte del regime cinese, peraltro, non è una novità di questi giorni. C'è un documento del Tribunale Permanente dei popoli del l 20 novembre 1992, in cui il Tribunale emetteva una sentenza di condanna della Repubblica Popolare Cinese e dove veniva dimostrato che le autorità cinesi perseguono da sempre una politica di repressione, perpetrando gravi violazioni dei diritti fondamentali del popolo tibetano, come la privazione dell’esercizio della libertà di religione e di espressione, la pratica degli arresti arbitrari e delle condanne senza processo, la pratica della tortura, la rottura dell’omogeneità etnica e culturale del Paese attraverso trasferimenti coatti.
La sentenza è consultabile per intero alla pagina web:
http://www.internazionaleleliobasso.it/dtml/tribunale_permanente/sentenze/18_tibetit.pdf

Poichè non ci sarà nessuna reazione degna di nota a questo genocidio, nè proteste di piazza nè boicottaggi delle Olimpiadi, propongo di fare qualcosa che può essere connotato come semplice testimonianza e senso di indignazione: non guardare nemmeno un minuto delle Olimpiadi di Pechino che si terranno tra qualche mese e boicottare le aziende che sponsorizzano l'evento.

Per quel poco che servire, si può anche inviare una mail al governo italiano e al CONI per chiedere il ritiro della delegazione italiana alle Olimpiadi.

A.A.

Volantino


Insieme alla lettera, pubblicata con il post del 20 marzo, a tutti i cittadini di Spoleto invieremo anche questo volantino.


giovedì 27 marzo 2008

I dati aggiornati degli infortuni sul lavoro

Qualche giorno fa a Torino, il Ministro Damiano e il Dr. Giorgini (Direttore Generale dell'INAIL) hanno illustrato i dati su infortuni e "morti bianche" nel 2007.

Il dato complessivo, agghiacciante, è il seguente: i morti sul lavoro nel 2007 sono stati circa 1.260 e gli infortuni 913.500.

Le prime stime dell'INAIL sulle morti bianche per l'anno 2007 parlano di circa 1.260 morti sul lavoro a fronte dei 1.341 dell'anno precedente. Si tratta di numeri stimati ma attendibili e semmai approssimati per eccesso.

Dalle stime INAIL risulta poi che, dei 1.260 incidenti mortali avvenuti nel 2007, 1.130 si sono verificati nel settore dell'industria e dei servizi, 115 nell'agricoltura e 15 tra i dipendenti in conto Stato.
In particolare, 295 sono quelli del settore costruzioni. Inoltre più di un quinto (esattamente 260) sono avvenuti in itinere, ovvero lungo il tragitto casa lavoro e viceversa.

Gli incidenti sul lavoro, invece, sempre secondo le stime dell'INAIL, sono stati 913.500 nel 2007. Nel 2006 erano stati 928.158. In particolare, gli incidenti sono stati 57.300 nell'agricoltura, 827.000 nell'industria e nei servizi di cui 100.000 nelle costruzioni, e 29.200 tra i dipendenti in conto Stato.

Trend di lungo periodo.
Negli ultimi cinquanta anni le morti bianche in Italia sono comunque notevolmente diminuite. Nel 1956 i morti del lavoro erano 3.900 per salire a 4.644 nel 1963, anno di massimo storico per gli infortuni mortali ma anche di forte sviluppo industriale (sono gli anni del boom economico).
Nel 1966 gli infortuni erano di nuovo scesi a 3.744 e da lì è partito un lento ma continuo decremento: 2.793 nel 1976, 2.083 nel 1986, 1.372 nel 1996, 1.546 nel 2001, per finire con 1.260 dello scorso anno.

Un andamento simile hanno registrato anche gli infortuni non mortali, sebbene non in maniera altrettanto lineare e con un calo non altrettanto marcato. Basti ricordare che erano 1.150.354 nel 1956, 1.283.667 nel 1976, 1.023.379 nel 2001 e 928.158 nel 2006.

Costo dei danni da lavoro.
Il costo sociale degli infortuni sul lavoro in Italia calcolato dall'INAIL per l'anno 2005 ammonta a quasi 45 miliardi e mezzo di euro, pari a circa il 3,21% del Prodotto interno lordo. Nello specifico i costi assicurativi sono stati solo 11.760 miliardi di euro, a fronte di 14.377 miliardi per gli interventi e i dispositivi di prevenzione e di ben 19.307 per le altre spese legate ai danni da lavoro: dal tempo perduto dai colleghi delle vittime per il soccorso all'addestramento dei sostituti, dai guasti alle macchine alla perdita di immagine da parte dell'azienda.

Piccole e grandi aziende.
Ma dove si verificano gli incidenti sul lavoro? Nel corso del 2006 il 31,7% degli infortuni denunciati all'INAIL nel settore dell'industria e dei servizi sono avvenuti in aziende fino a 15 dipendenti. Una percentuale che però raddoppia (61,4%) quando si parla di casi mortali: nel 2006 infatti su 1.205 morti bianche avvenute in questo settore, ben 740 si sono verificate nelle aziende fino a 15 addetti. Analizzando alcuni specifici comparti come la lavorazione dei metalli, la lavorazione dei minerali non metalliferi e le costruzioni si scopre, inoltre, che nell'ultimo triennio alcune industrie presentano un indice di frequenza più alto rispetto alle imprese artigiane (rispettivamente 64,38 per mille addetti contro 56,37; 61,51 contro 54,32 e 56,6 contro 52,88). Nel caso degli incidenti gravi, invece, le imprese artigiane presentano spesso un indice di frequenza maggiore delle industrie: 4,5 per mille addetti contro 4,40 nelle costruzioni, 3,68 contro 2,85 nella lavorazione dei minerali non metalliferi, 3,9 contro 2,21 nei trasporti.


(Fonte:INAIL)

Lo spot elettorale de La Sinistra l'Arcobaleno

Sulla homepage del sito de La Sinistra l'Arcobaleno, si può vedere lo spot pensato per questa campagna elettorale: semplice, diretto, efficace.

Vai a http://www.sinistrarcobaleno.it/

domenica 23 marzo 2008

Per chi votano gli operai?

Una notizia pubblicata di recente dovrebbe farci riflettere seriamente: in una recente ricerca - non uno dei tanti sondaggi preelettorali, spesso usati come clave nella campagna elettorale, è emerso che la metà del voto operaio va al PDL....Per una forza politica come la Sinistra Arcobaleno, che esplicitamente si richiama alla tradizione del Movimento operaio, è necessario porre sotto attenta osservazione questa ricerca.

Secondo l'istituto Demos&Pi, infatti, in una ricerca realizzata da Demetra in collaborazione con Coop e pubblicata da Repubblica, la coalizione guidata da Walter Veltroni è votata dal 31,6% degli operai, ma una percentuale maggiore (46,5%) vota per l'alleanza di Silvio Berlusconi, che sul voto popolare distacca la coppia Pd+Idv di quasi 15 punti (14,9%).

Esaminando le intenzioni di voto delle categorie socio-professionali si scopre che ancora più in basso nel voto operaio c'è la Sinistra Arcobaleno con l'11,9%, seguita dall'Unione di centro col 5,7% e dagli altri partiti con un complessivo 4,4%.

L'alleanza Pdl+Lega Nord+Mpa prevale anche nel voto di altre categorie. In particolare ottiene il 43,8% (contro il 37,6% di Pd+Idv) da parte della categoria insegnante-tecnico-funzionario del settore privato, il 57,9% (contro il 22,9% per Veltroni) nella categoria lavoratore autonomo-imprenditore, il 53,7% (contro il 28,8%) nella categoria libero professionista e il 52,5% (contro il 29,2%) nella categoria casalinga.

Prevale invece la coalizione di Veltroni nelle categorie impiegato-insegnante-tecnico-funzionario del settore pubblico (51,2% contro il 30,7%), studente (43,7% contro il 38,2%) e pensionato (45,7% contro il 37,3% della coalizione di Berlusconi).

Come commentare? Mettendo in fila vari sondaggi apparsi sui giornali, in particolare quelli di Mannheimer sul Corriere, appare evidente che la Sinistra Arcobaleno recupera terreno tra i giovani, considerata con interesse e con qualche aspettativa; sempre Mannheimer, ha fatto notare che il bacino potenziale de La sinistra l'Arcobaleno è abbastanza ampio, pur pescando esclusivamente nel campo del Centrosinistra.
Di contro, c'è questa doccia fredda: metà degli operai vota per il Cavaliere e solo l'11% dichiara di votare per SA. Sarà il caso di correre ai ripari, anche uscendo da una logica strettamente elettorale?
A.A.

sabato 22 marzo 2008

Il Comune di Vallo di Nera non si tocca!

Sulla recente iniziativa del Comitato "Medio Nera", riportiamo una ferma presa di posizione del Consigliere comunale Cristian Benedetti, di Rifondazione Comunista - Sinistra Arcobaleno.
E'opportuno - e necessario - che su questi temi si esprimano tutte le opinioni e tutti i punti di vista, per contribuire in modo democratico e trasparente alla decisione finale. Invitiamo tutti i lettori a inviare commenti sull'argomento
.


Il Comune di Vallo di Nera non si tocca

Ritengo che l’iniziativa intrapresa dal Comitato “Medio Nera”, anche se legittima, sia inopportuna ed inadeguata perché, con l’unificazione dei tre comuni Vallo di Nera, Sant’Anatolia di Narco e Scheggino non si risolvono i problemi del territorio, anche se esiste la necessità oggettiva di razionalizzare e migliorare i servizi per i cittadini: questo obiettivo è possibile accorpando tutti i servizi senza per questo avere un’unica amministrazione comunale.
Non si può cancellare la storia, l’identità e le peculiarità dei singoli comuni che hanno sempre risposto in modo adeguato alle necessità ed ai problemi dei propri cittadini. E’ per questo che invito i promotori dell’unificazione e le amministrazioni comunali interessate ad una discussione vera sui problemi dello sviluppo del nostro territorio, senza fughe in avanti rispetto ad accorpamenti ma cercando insieme con idee ed iniziative la strada migliore per la soluzione dei problemi.

Benedetti Cristian – Consigliere comunale Rifondazione Comunista-Sinistra Arcobaleno Consiglio Comunale Vallo di Nera

giovedì 20 marzo 2008

Ordine del giorno sulla Legge 194

A nome de La Sinistra Arcobaleno, il consigliere Giampiero Calabresi ha presentato un ordine del giorno sulla Legge 194. Ne pubblichiamo il testo per intero.





Al Sindaco del Comune di Spoleto
Al Presidente del Consiglio Comunale



Ordine del Giorno

Rafforzare i consultori e difendere la legge 194


Richiamando
che con la legge istitutiva dei consultori familiari (legge 405 del 75) è stato sancito che il servizio d’assistenza alla famiglia e alla maternità ha come scopo:
a) l’assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità ed alla paternità responsabile e per i problemi della coppia e della famiglia, anche in ordine alla problematica minorile;
b) la somministrazione dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente scelte dalla coppia e dal singolo in ordine alla procreazione responsabile nel rispetto delle convinzioni etiche e dell’integrità fisica degli utenti;
c) la tutela della salute della donna e del prodotto del concepimento;
d) la divulgazione delle informazioni idonee a promuovere ovvero a prevenire la gravidanza consigliando i metodi ed i farmaci adatti a ciascun caso.


Evidenziando
che la Legge 194 del 78 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” , sancisce che lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. Che la stessa Legge stabilisce che i Consultori debbano assistere la donna in stato di gravidanza:
a) informandola sui diritti a lei spettanti in base alla legislazione statale e regionale, e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio;
b) informandola sulle modalità idonee a ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante;
c) attuando direttamente o proponendo all’Ente Locale competente o alle strutture sociali operanti nel territorio speciali interventi, quando la gravidanza o la maternità creino problemi per risolvere i quali risultino inadeguati i normali interventi di cui alla lettera a);
d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza.

Sottolineando
che Il Progetto Obiettivo Materno Infantile assegna un ruolo centrale ai Consultori Familiari nella promozione e tutela della salute della donna e dell’età evolutiva e raccomanda che gli stessi siano integrati nella rete dei servizi territoriali a livello distrettuale e che debba essere salvaguardato il lavoro di équipe, fondamentale per garantire globalità e unitarietà dell’approccio.
Che lo stesso progetto indica che per lo svolgimento delle sue funzioni il consultorio si avvale, di norma, delle seguenti figure professionali: ginecologo, ostetrica, assistente sociale, assistente sanitari, infermiere , il cui intervento integrato, proiettato nelle problematiche della prevenzione, ne definisce la fisionomia e specificità rispetto ai presidi di natura ambulatoriale e ospedaliera; che, inoltre, devono essere previste, in qualità di consulenti, altre figure professionali quali il sociologo, il legale, il mediatore linguistico-culturale, il neuropsichiatra infantile, l’andrologo e il genetista presenti nella ASL a disposizione dei consultori.

Considerando
che per i Consultori la problematica dell’interruzione volontaria di gravidanza presenta certamente aspetti di grande delicatezza e complessità in quanto da un lato implica la necessità di cercare di rimuovere le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione (anche attraverso la stimolazione di interventi di natura sociale e socio sanitaria intergrata) e, ove ciò risultasse vano, seguire adeguatamente (da un punto di vista sanitario, ma anche psicologico) nell’intero percorso assistenziale, la donna che richiede una IVG.

Ritenendo
che i Consultori debbano essere rispondenti ai requisiti ed agli standard di fabbisogno indicati dal Progetto Obiettivo Materno Infantile e che la loro attività debba essere sostenuta per garantire le azioni previste dal Piano sanitario Nazionale nel campo della promozione della salute in età adolescenziale, delle relazioni di coppia, di famiglia e disagio familiare, del controllo della fertilità e procreazione responsabile, della assistenza in gravidanza, alla puerpera e al neonato, della prevenzione dell’IVG, della prevenzione dei tumori femminili e degli interventi per l’età post-fertile.

Tenendo conto
che è in atto una campagna per l’abolizione della Legge 194 che nega anche l’evidenza che la legalizzazione dell’aborto ha determinato la scomparsa dell’aborto clandestino, ha comportato l’eliminazione della mortalità e morbilità materna ad esso associata ed ha consentito la riduzione dell’interruzione volontaria di gravidanza ( dal 1982 ad oggi l’IVG è scesa del 44,6% e del 60% se riferita alle sole donne italiana ), grazie alla promozione di un maggiore e più efficace ricorso a metodi di procreazione consapevole, alternativi all’aborto, secondo gli auspici della legge

Ritenendo
che l’aggressione alla Legge 194 è un’aggressione alla donna nella sua persona e nella sua dignità perché nega la centralità della sua decisione nel non poter portare avanti una gravidanza;
che la campagna contro la Legge 194 vuole uno Stato che arretri sul terreno dei diritti civili acquisiti e che cancelli la sua laicità costituzionale, che cancelli inoltre l’educazione sessuale dei giovani, le politiche di prevenzione e di sostegno per una procreazione consapevole e responsabile, che faccia ripiombare le donne nella clandestinità dell’aborto e che lasci - come un tempo di cui non si immaginava il ritorno - solo alle più ricche la possibilità di ricorrere alla IVG all’estero, come peraltro purtroppo avviene per la fecondazione assistita.

Ritenendo altresì
che l’aggressione alla Legge 194 possa essere favorita dall’indebolimento dei Servizi Consultoriali che hanno il merito di concretizzare la centralità del significato della legge 194 su come prevenire e diminuire il numero di aborti; che la carenza della presenza di consultori sul territorio e delle risorse umane in dotazione possa invalidare le funzioni per le quali i Consultori sono stati istituiti






Si impegna il Sindaco e la Giunta

- A sostenere presso la Regione dell’Umbria, in previsione della definizione del nuovo Piano Sanitario Regionale, il potenziamento dei Servizi Consultoriali secondo quanto previsto dalle indicazioni del Progetto Obiettivo Materno Infantile;

- A sostenere sul livello territoriale la presenza e le attività dei Servizi Consultoriali promuovendo, in collaborazione con le Associazioni delle Donne, una verifica degli stessi presso la ASL.

- A verificare, in collaborazione con le Associazioni delle Donne, eventuali problemi presenti nel servizio pubblico per l’applicazione della Legge 194.

INIZIATIVE E INCONTRI PER LA CAMPAGNA ELETTORALE

Il calendario degli incontri con i candidati e con esponenti de La Sinistra l'Arcobaleno a Spoleto prevede per i prossimi giorni i seguenti appuntamenti:

Sabato 29 marzo, presso la sala convegni dell'Hotel San Carlo Borromeo (piazzale Api) alle ore 18.00 incontro con i candidati: Paolo Brutti, Senatore, capolista al Senato; Patrizia Acciarino, candidata alla Camera; Giuseppe Mascio, candidato alla Camera. Coordina Gianpiero Calabresi.

Martedì 1° aprile, presso la Sala Monterosso di Villa Redenta, alle ore 18,00, incontro con il Ministro Paolo Ferrero. Intervengono Stefano Vinti candidato al Senato e Patrizia Acciarino candidata alla Camera. Coordina Maura Coltorti.

Sabato 5 aprile, a partire dalle 16,00, comizi volanti nelle frazioni maggiori con Giuliano Granocchia, candidato alla Camera; Patrizia Acciarino, candidata alla Camera; Maria Luisa Boccia, capolista alla Camera. Alle 20,30 cena di sottoscrizione presso il Ristorante La Fattoria di San Giovanni di Baiano.

Vi terremo aggiornati su altre iniziative elettorali.

La vera sinistra siamo noi!

Pubblichiamo il testo della lettera che stiamo per spedire a tutti i cittadini di Spoleto per presentarci come formazione politica e per dare l'avvio della campagna elettorale per le elezioni politiche del 13 e 14 aprile.

Spoleto, 15 Marzo 2008

Caro/a concittadino/a
Il 13 e 14 aprile puoi scegliere: il vero voto utile è quello per la Sinistra l’Arcobaleno.
Nella campagna elettorale che si sta svolgendo in questi giorni, oltre ad eleggere il nuovo Parlamento, si decide anche il futuro della sinistra: se scompare la sinistra, se viene ridotta fortemente anche nel Parlamento la sua capacità di portare avanti le battaglie di civiltà e di democrazia nel nostro Paese, scomparirà anche la possibilità di far sentire la voce dei soggetti più deboli. Non si parlerà più di sicurezza sul lavoro, di redistribuzione del reddito, di lotta alla precarietà. Non si parlerà più di diritti civili, di solidarietà, di pace, di un nuovo modello di sviluppo.
Noi, la Sinistra l’Arcobaleno, vogliamo che se ne parli ancora! Soprattutto, vogliamo finalmente che diventino realtà e per questo ti invitiamo a dare un voto a questa lista, perchè in questo Paese ci sia una politica autenticamente democratica in difesa dei problemi del lavoro e dei lavoratori, causati da un sistema economico che premia sempre il profitto e le rendite e che si disinteressa delle conseguenze delle “scelte di mercato” per la vita concreta di milioni di lavoratori.
Nel nostro programma, mettiamo al centro del nostro impegno politico alcuni punti che riteniamo fondamentali per promuovere la riconquista da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di un ruolo significativo nella società italiana e per garantire a tutti i cittadini il rispetto dei principi di uguaglianza, di giustizia sociale e di libertà :
1. L’aumento dei salari, degli stipendi e delle pensioni: contro la recessione e il carovita noi pensiamo che sia indispensabile tutelare le fasce più deboli della società, come i lavoratori a reddito fisso e i pensionati, e chiediamo che i proventi della lotta all’evasione fiscale siano interamente impiegati per questo obiettivo;
2. ridare un futuro ai giovani: intendiamo contrastare ogni forma di precarietà e vogliamo proporre con forza l’idea di offrire una dotazione in denaro e servizi per i giovani che entrano nel mercato del lavoro, siano essi disoccupati o precari (salario sociale);
3. ridare un futuro al pianeta: mentre si pensa di riproporre per l’Italia il ritorno al nucleare e l’uso del cosiddetto carbone pulito, noi vogliamo proporre un nuovo piano energetico basato sul risparmio energetico e sull’aumento dell’efficienza, compiendo finalmente una svolta ecologica, con la programmazione e lo sviluppo delle energie rinnovabili e pulite: solare, fotovoltaico, eolico, ecc.. Inoltre, queste nuove tecnologie, oltre all’uso di risorse senza impatto ambientale, possono anche offrire importanti prospettive di sviluppo veramente sostenibile e di occupazione.
4. La salvaguardia dei diritti civili e della laicità delle istituzioni repubblicane: vogliamo difendere i diritti conquistati in questi anni dalle continue ingerenze delle gerarchie ecclesiastiche e preservare la laicità dello Stato a garanzia del rispetto di tutti i sistemi di idee, di tutte le concezioni religiose, di tutte le libere scelte di uomini e donne in tema di unioni di fatto, di aborto, di testamento biologico.
5. Rifiutare la logica delle grandi opere: proponiamo un programma di opere e di investimenti pubblici per difendere l’ambiente, il territorio, il patrimonio culturale e per rispondere alla drammatica emergenza dell’impoverimento sostanziale di ampie fasce della popolazione e di milioni di lavoratori e di pensionati, con la costruzione di case popolari a canone sociale e l’aumento del numero degli asili nido.

Nei mesi scorsi, anche a Spoleto, tra le prime città dell’ Umbria, si è costituito un circolo unitario sul territorio de la Sinistra, l’Arcobaleno al quale partecipano diversi partiti della sinistra (Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Democratica, Uniti a Sinistra) insieme a vari esponenti della società civile, delle associazioni e dei movimenti per offrire un contributo di idee e di progetti per la nostra città con la prospettiva di costruire e rafforzare una nuova sinistra, plurale e aperta.
Siamo consapevoli dell’importanza di queste elezioni politiche per il futuro del nostro Paese e ti invitiamo a compiere una scelta coraggiosa e lungimirante votando per la Sinistra, l’Arcobaleno, il vero voto utile in questo difficile momento. Se vuoi evitare che la sinistra venga cancellata dalla scena politica italiana, se vuoi investire sul futuro e vuoi che i tuoi diritti e la tua dignità non siano calpestati e cancellati, se vuoi dare una prospettiva di sviluppo e di opportunità alla tua frazione e alla tua città, vota per la Sinistra, l’Arcobaleno.

Se vuoi contattarci per conoscere i nostri programmi e le nostre proposte o per farci conoscere le tue esigenze e i tuoi problemi,
- puoi trovarci a: Circolo Unitario La Sinistra l’Arcobaleno, Via Norcia, 30 - Spoleto;
- puoi leggere i nostri comunicati e le nostre proposte sul sito:
http://sinistraarcobaleno-%20spoleto.blogspot.com/
puoi scrivere una mail a
Sinistra.arcobaleno.spoleto@gmail.com

Candidati de La Sinistra l'Arcobaleno in Umbria

Di seguito i nomi dei candidati per la Sinistra Arcobaleno in Umbria.

Camera: Maria Luisa Boccia - Giuseppe Mascio - Carlo Masciarri - Damiano Stufara - Patrizia Acciarini - Daniela Fecchi - Monia Ferranti - Marjatta Veliste - Giuliano Granocchia

Senato: Paolo Brutti - Stafano Vinti - Pier Luigi Neri - Daniela Chiavarini - Giuseppe Ricci - Maria Rita Manfroni - Romano Barbarossa.

venerdì 14 marzo 2008

Bertinotti a Perugia



Sul sito di http://www.umbrialeft.it/node/2955 è possibile vedere l'intervento di Bertinotti, candidato premier de La Sinistra L'Arcobaleno, a Perugia, a Sala dei Notari, il 9\3\08.




Sul Corriere della Sera di oggi, su Corriere TV è possibile vedere l'intervento di Bertinotti in videochat:http://mediacenter.corriere.it

giovedì 13 marzo 2008

Programma de La Sinistra L'Arcobaleno

Ecco i punti principali del programma:

1. Dignità e diritti nel lavoro: la sicurezza
Ogni giorno in Italia muoiono in media 4 persone mentre lavorano. Grazie a una legge voluta dal Governo Berlusconi si può lavorare anche 13 o 14 ore al giorno e spesso per lavorare occorre rinunciare ai propri diritti. Siamo arrivati al paradosso che il lavoro è pagato a prezzi orientali e le merci così prodotte vengono vendute a prezzi occidentali.La Sinistra l’Arcobaleno propone: una legge che fissi la durata massima del lavoro giornaliero in 8 ore e in 2 ore la durata massima degli straordinari; l’immediata approvazione dei decreti attuativi del Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro e quindi più controlli e più certezza e severità delle pene per le imprese che trasgrediscono le norme.
2. Dignità e diritti nel lavoro: lotta alla precarietà
I lavoratori e le lavoratrici precarie nel nostro Paese sono oltre 4 milioni. È precarietà di vita, non solo di lavoro. La Sinistra l’Arcobaleno propone di superare la legge 30 e di affermare il contratto a tempo pieno e indeterminato come forma ordinaria del rapporto di lavoro; di rafforzare la tutela dell’articolo 18 contro i licenziamenti ingiustificati; di cancellare dall’ordinamento le forme di lavoro co.co.co, co.co.pro e le false partite IVA.
3. Dignità e diritti nel lavoro: salari, fisco e redistribuzione del reddito
Nel 2003 ai lavoratori toccava il 48,9% del reddito prodotto nel Paese, nel 1972 era il 59,2%. Oggi la quota dei redditi da lavoro dipendente è ulteriormente diminuita. Secondo i dati della Banca d’Italia, dal 2000 al 2006 prezzi e tariffe sono notevolmente aumentati e i salari sono rimasti invariati. La Sinistra l’Arcobaleno vuole fissare per legge il salario orario minimo per garantire una retribuzione mensile netta di almeno 1000 euro; propone un meccanismo di recupero automatico annuale dell’inflazione reale; propone di elevare le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti. La Sinistra l’Arcobaleno vuole introdurre, come avviene in tutta Europa, un reddito sociale per i giovani in cerca di occupazione e per i disoccupati di lungo periodo, costituito da erogazioni monetarie e da un pacchetto di beni e servizi. La Sinistra l’Arcobaleno propone di diminuire il prelievo fiscale per i redditi più bassi portandoli dal 23 al 20%, contemporaneamente di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie al 20%, di redistribuire il reddito ai lavoratori e alle lavoratrici attuando immediatamente quanto previsto dalla Finanziaria di quest’anno, che destina loro tutto l’extragettito maturato.
4. Laicità: lo spazio di libertà per tutti
Nei Paesi europei più avanzati, e non solo in Europa, i fondamentali diritti della persona sono tutelati e garantiti da una legislazione che ne salvaguarda la sfera personale, nel rispetto della libertà di scelta di ciascuna e di ciascuno. Da noi non è così. La Sinistra l’Arcobaleno afferma l’uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone omosessuali e propone il riconoscimento pubblico delle unioni civili. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che ognuna e ognuno abbia il diritto di decidere del proprio corpo e della propria vita e propone una legge sul testamento biologico.
5. Libertà e autodeterminazione femminile
Nemmeno negli anni ’70 l’attacco alla libertà delle donne è stato tanto feroce; addirittura c’è chi propone una moratoria contro l’aborto chiamando “assassine” le donne. La Sinistra l’Arcobaleno propone interventi affinché la legge 194 sia applicata estendendo in tutto il Paese la rete dei consultori e introducendo in via definitiva la pillola RU 486 come tecnica non chirurgica di intervento che può essere scelta dalle donne; una nuova legge sulla fecondazione assistita per eliminare gli ingiusti divieti della legge 40, lesivi della libertà di scelta delle donne e del diritto costituzionale alla tutela della salute; una norma che persegua tutte le forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
6. La pace, il disarmo
L’Italia è al 32° posto per la ricerca scientifica e al 7° posto nella classifica mondiale delle spese in armamenti. Con i soldi spesi per comprare un solo caccia Euro Fighter si potrebbero costruire 100 asili. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che vada pienamente attuato l’art. 11 della Costituzione. L’Italia non deve più partecipare a missioni al di fuori del comando politico e militare delle Nazioni Unite. Vanno tagliate le spese per gli armamenti ed avviata la riconversione dell’industria bellica applicando la legge 185. Vogliamo una legge per la messa al bando delle armi nucleari dal nostro Paese. Siamo contrari alla costruzione della nuova base militare a Vicenza ed è necessaria una Conferenza nazionale sulle servitù militari per rimettere in discussione tutte le basi della guerra preventiva presenti sul nostro territorio. Serve una nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo.
7. Proteggere il pianeta: un Patto per il clima
Contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici è fondamentale per garantire una speranza di futuro all’umanità: senza adeguate misure ci saranno rischi certi per la salute e l’ambiente. La Sinistra l’Arcobaleno rifiuta il nucleare e propone che entro il 2020 si superi il 20% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e che le emissioni siano ridotte del 20%; un grande investimento pubblico in pannelli solari su tutti i tetti delle case e degli edifici pubblici. L’acqua è un bene comune e come tale deve essere pubblico. La Sinistra l’Arcobaleno propone la ripubblicizzazione dei servizi idrici, una legge quadro sul governo del suolo e l’inasprimento delle pene contro i reati ambientali e le ecomafie.
8. Le “Grandi Opere” di cui il Paese ha bisogno
Sono necessari grandi investimenti per una diversa qualità dello sviluppo e una buona occupazione. Queste sono le nostre “Grandi Opere”: messa in sicurezza del territorio dal rischio sismico e da quello idrogeologico; investimenti per migliorare i servizi di trasporto per i pendolari e la mobilità nelle città con nuove metropolitane, linee tramviarie e mezzi a energia pulita. Nei prossimi 5 anni 1000 treni per i pendolari. Vanno abbandonati progetti inutili e dannosi come il Ponte sullo Stretto, il Mose a Venezia, la TAV in Val di Susa, a favore di interventi su nodi ferroviari urbani, infrastrutture ferroviarie nel Mezzogiorno e potenziamento dei valichi alpini. Investimenti sul trasporto merci su rotaia e sulle autostrade del mare. Riduzione della produzione dei rifiuti, forti investimenti nella raccolta differenziata, misure concrete per il riciclaggio, impiego delle tecnologie più moderne ed avanzate.9. Il diritto alla salute e le politiche sociali, indice di civiltà
L’Italia destina alla spesa sociale solo il 2,7% del PIL. In Germania, ad esempio, alla spesa sociale viene destinato l’8,3%. Il fallimento e la crisi dei sistemi che hanno introdotto il mercato nella sanità sono la dimostrazione ulteriore che solo il sistema sanitario pubblico e universalistico può dare risposte al bisogno di salute. La Sinistra l’Arcobaleno propone di adeguare il fondo sanitario nazionale al livello europeo, superare definitivamente i Ticket e le liste di attesa, inserire le cure odontoiatriche nei livelli essenziali del sistema sanitario. La Sinistra l’Arcobaleno propone una legge sulla non autosufficienza finanziando un fondo nazionale per almeno 1,5 miliardi di euro, l’aumento del fondo nazionale per le politiche sociali e l’indicazione di livelli essenziali delle prestazioni per eliminare la divaricazione fra regioni ricche e povere. La Sinistra l’Arcobaleno lancia un piano di asili come cardine della rete dei servizi per le bambine e i bambini.
10. La casa è un diritto, non una merce
Dopo un ventennio di politiche di privatizzazione e deregolamentazione del mercato delle locazioni, il costo degli affitti raggiunge oggi il 50% del reddito e anche più e gli sfratti di chi non ce la fa a pagare i canoni sono diventati il 70% del totale. L’Italia spende per la politica sociale della casa un decimo dell’Europa. La Sinistra l’Arcobaleno afferma che non ci possano essere sfratti se non da casa a casa, propone un piano nazionale per l’edilizia sociale a cui destinare 1,5 miliardi di euro, che porti l’Italia al livello europeo, modificare la legge 431/98, abolendo il canale libero. Vogliamo costituire un fondo a sostegno della ricontrattazione dei mutui di chi ha acquistato la prima casa e rischia di perdere l’alloggio ed eliminare l’ICI sulla prima casa non di lusso per i redditi medio-bassi.
11. Convivenza, inclusione, cittadinanza
Gli immigrati in Italia sono quasi 4 milioni, incidono per il 6,1% sul PIL, pagano quasi 1,87 miliardi di euro di tasse. Sono lavoratrici e lavoratori indispensabili per la nostra società, ma sono esclusi dall’accesso a molti diritti. La normativa attuale impedisce l’ingresso legale nel nostro Paese, creando clandestinità e sottoponendo donne e uomini migranti ad una condizione di sfruttamento e precarietà estrema. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene indispensabile l’abolizione della legge Bossi-Fini, e l’approvazione di una nuova normativa che introduca l’ingresso per ricerca di lavoro, meccanismi di regolarizzazione permanente, il diritto di voto alle elezioni amministrative, la chiusura dei CPT, una legge sulla cittadinanza sulla base del principio dello jus soli.
12. Istruzione, formazione, università e ricerca: le vere risorse per il futuro
Gli iscritti e le iscritte alla scuola italiana di ogni ordine e grado sono 7.742.294, le risorse destinate all’istruzione e la formazione sono pari al 3,5% del PIL e non aumentano da molti anni. Nel nostro Paese gli investimenti in università e ricerca rappresentano l’1,1% del PIL contro l’1,87% dell’Europa a 25, il 2,7% degli USA, il 3,15% del Giappone. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene la laicità della scuola pubblica fondamentale a partire dal rispetto rigoroso del principio che le scuole private sono libere, ma senza oneri a carico dello Stato. La Sinistra l’Arcobaleno propone la generalizzazione della scuola dell’infanzia, l’estensione del tempo pieno e prolungato, l’innalzamento dell’obbligo scolastico da fare nella scuola e da portare progressivamente a 18 anni; la valorizzazione del ruolo dell’insegnante come intellettuale educatore. La Sinistra l’Arcobaleno propone di aumentare l’investimento pubblico in alta formazione e ricerca, nel corso della prossima legislatura, per raggiungere la media dei paesi OCSE; di rinnovare il sistema università e ricerca, anche con il reclutamento di 3000 giovani ricercatori l’anno per i prossimi 5 anni; di estendere il diritto allo studio elevando a 20.000 euro il limite di reddito per aver diritto alla borsa di studio.
13. Tagliare i privilegi, difendere la democrazia
La questione dei costi della politica non può essere separata dalla condizione generale del Paese: crescono le diseguaglianze e crescono i privilegi. E crescono anche gli intrecci tra affari e politica a partire dalle regioni meridionali ma non solo. La Sinistra l’Arcobaleno propone la riduzione del numero di parlamentari e di consiglieri regionali. La retribuzione dei parlamentari italiani non deve essere superiore alla retribuzione media dei parlamentari degli altri Paesi europei. È necessaria una legge che sottragga ai partiti le nomine, nella Sanità come negli altri settori pubblici, che stabilisca criteri che le Amministrazioni devono rispettare per garantire l’interesse pubblico e i principi del merito.
14. Una informazione libera, pluralista, democratica
L’Italia in questi anni è stata messa più volte sotto accusa dall’Unione Europea per carenza di pluralismo nell’informazione. Secondo l’ultimo rapporto USA sulla libertà di stampa, il nostro Paese occupa il 61° posto. La Sinistra l’Arcobaleno propone l’abrogazione della “Legge Gasparri” e l’approvazione di una vera legge di sistema che imponga tetti antitrust e impedisca posizioni dominanti nelle comunicazioni e nell’industria culturale. È assolutamente indispensabile approvare una vera legge sul conflitto di interessi.

martedì 11 marzo 2008

Presentazione

Questo è il blog del circolo unitario de La Sinistra l'Arcobaleno di Spoleto.

Nei mesi scorsi, anche a Spoleto, tra le prime città dell'Umbria, si è costituito un circolo unitario, al quale partecipano diversi partiti della sinistra (Partito della Rifondazione comunista, Partito dei comunisti italiani, Sinistra Democratica, Verdi, Uniti a Sinistra) insieme a vari esponenti della società civile, delle associazioni e dei movimenti per offrire un contributo di idee e progetti per la nostra città, nella prospettiva di costruire e rafforzare una nuova sinistra, plurale e aperta.